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Cascata Cannavina - Marzi CS

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Luoghi e Riferimenti
18 Aprile 2022
Visite: 609

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Nella primavera del 2022, spinto dal clima mite e piacevole, ho deciso di visitare con mio figlio Lorenzo una cascata di cui avevo sentito parlare: la cascata sul Fiume Cannavino. Il fiume stretto, in gole abbastanza profonde, genera alla sua foce questo bel salto di una decina di metri, andando a confluire direttamente nel Savuto. La portata nel mese di Aprile è ancora importante e l'unico modo di vederla nella sua interezza è di salire alcuni grossi massi, attrezzati con fune d'acciaio. Se non ci si sente di scavalcarli si può comunque godere di un'ottima vista dall'altro lato del fiume, che è possibile attraversare tramite un ponticello in legno, maltrattato dall'acqua ma ancora funzionante, cosa che ho fatto con Lorenzo, visto che i massi erano troppo alti per lui.

Tutto il percorso è stata un'occasione formativa per lui, utile per rapportarsi con alcune difficoltà: salire sui massi sfruttando gli appoggi, camminare su assi di legno mentre sotto si intravede il corso impetuoso del fiume, capire i suoi limiti e comprendere come superare alcune piccole paure per poi poter godere di un oggettivo spettacolo naturale.

Nello stesso percorso, che è semplice va detto ed aperto a tutti, si può trovare qualche centinaio di metri a valle rispetto alla cascata, un bellissimo ponte del sedicesimo secolo in muratura, il ponte di Tavolaria. Questo ponte rientra in una serie di ponti storici presenti su Savuto, alcuni addirittura di costruzione romana.

 

Il punto di partenza è facile da trovare, è segnalato sulla strada da tabelle informative e in tutto si percorrono a piedi un paio di km tra il ponte e i giri intorno alla cascata. Come sempre ho mappato il tutto col mio gps. Vi invito a dare un occhio alla mappa in .kmz, consultandola su Google Earth, oppure caricandola su un dispositivo gps.

 

Indicazioni stradali


Per raggiungere il parcheggio da cui parte il percorso il metodo più veloce è sicuramente salendo da Rogliano. La strada è po' tortuosa ma da' un bellissimo scorcio sul territorio. Aggiungo un punto su google maps a questo link.

Percorso Rifugio Timparossa Etna

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Luoghi e Riferimenti
02 Gennaio 2021
Visite: 1035

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Nel Dicembre 2015 ho fatto un trekking sulla parte nord dell'Etna. Per me era la prima volta sul vulcano siciliano (ma non su un vulcano in generale, ero già stato sulla vetta dello Stromboli infatti) e ho approfittato della conoscenza del luogo di alcuni amici siciliani per effettuare questa escursione in compagnia e sicurezza. Siamo partiti dal parcheggio di Etna-Nord nel pomeriggio e attraverso un percorso ben segnato abbiamo raggiunto il rifugio di Timparossa in un paio d'ore. Il percorso attraversa delle colate laviche, gira attorno a piccoli vecchi crateri conosciuti come "la Bottoniera" e da' uno scorcio bellissimo sul mondo alieno e selvaggio di un vulcano, un mondo primordiale e molto affascinante. La vista, a causa della giornata invernale fredda e tersa, era impressionante. La Calabria e lo stretto di Messina, sembravano a pochi passi; i colori del tramonto erano semplicemente spettacolari. La neve sul sentiero faceva da contrasto al nero delle sabbie vulcaniche offrendo scorci magnifici.

Il rifugio è piccolo, ci si sta in 5-6 sdraiati per terra nei sacchi, è presente una stufa e permette quindi di scaldare qualcosa. Noi eravamo appunto in 6 e al nostro arrivo abbiamo trovato all'interno altre due persone, poco male ci siamo detti, "staremo vicini", certo non immaginavamo che da lì a poco il rifugio sarebbe stato al limite della vivibilità; arrivarono infatti altre 5-6 persone, che come noi avevano deciso di passare la notte al rifugio per poi fare altri trekking al mattino. A conti fatti in totale nel rifugio eravamo in 14, cuciti come sardine :-) Una volta sdraiati per la notte anche solo uscire per andare al bagno risultava un'avventura, il rischio di pestare o cadere uno sull'altro era molto reale. La notte è passata comunque piacevolmente e al mattino dopo aver salutato i simpatici escursionisti siciliani, ci siamo potuti fare il percorso di ritorno, apprezzando ancora meglio le vedute che il buio della sera prima ci aveva velocemente celato.

Vi invito a dare un occhio alla mappa in .kmz, consultandola su Google Earth, oppure caricandola su un dispositivo gps.

 

Indicazioni stradali


Per raggiungere il parcheggio Etna Nord il metodo più veloce è sicuramente salendo da Linguaglossa. La strada è tortuosa ma attraversa boschi meravigliosi. Aggiungo un punto su google maps a questo link.

Cascate dei faggi e del Lupo a Buturo, CZ

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Luoghi e Riferimenti
15 Aprile 2019
Visite: 6248

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Nel 2015 ho visitato questo meraviglioso luogo per realizzare alcuni scatti del Calendario del Parco Nazionale della Sila 2016 che mi era stato commissionato dall'Ente, lo conoscevo per aver visto alcune immagini su web e per sentito dire ma mai mi sarei immaginato tante bellezze in un posto cosi piccolo. Buturo infatti è un minuscolo villaggio all'interno della Sila catanzarese, lontano da tutto, riparato e proprio per questo magico!

La vita del villaggio gira intorno ad un centro visita della Guardia Forestale e ad alcune piccole casette, un paio di locande e nulla più. Raggiungerlo da Cosenza è un'impresa, 250 km tra andata e ritorno ma c'è qualcosa che rende tutto ciò una pena valida: 4-5 km sotto al villaggio immerse in boschi fitti ci sono due cascate che lasciano a bocca aperta. La prima, quella del Lupo è un salto di 3/4 metri, incastonata tra due pareti e alcuni alberi che vi fanno da cornice. La seconda, venti metri più in basso spunta da un pendio completamente circondata dai faggi, manco a dirlo, che gli regalano una bellissima cornice di colore durante la stagione autunnale, periodo in cui consiglio di visitare entrambe.

Il percorso si snoda proprio dal centro visite ed è ampiamente segnalato, il dislivello abbastanza ripido è di 500 metri e un po' faticoso ma si può fare con calma vista una distanza totale di 6 km tra andata e ritorno.

Consiglierei ai fotografi grandangoli e una lente lunga per i particolari, molto graditi i cavalletti per le lunghe esposizioni ma non solo, visto che i tempi di esposizione sono mediamente lunghi per via dell'ombreggiatura costante. Aggiungerei anche un polarizzatore per limitare i riflessi sull'acqua.

Di seguito i punti gps della Cascata dei Faggi e della Cascata del Lupo.

 

Indicazioni stradali


Per raggiungere Buturo il metodo più veloce è sicuramente salendo da Sersale. Oppure provenendo dal cosentino passare da Bocca di Piazza. La strada in entrambi i modi è molto tortuosa e lunga quindi armatevi di pazienza. Aggiungo un punto su google maps a questo link.

Colle Impiso-Pollinello

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Luoghi e Riferimenti
11 Maggio 2020
Visite: 6621

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Il sentiero di cui vi parlo oggi è un percorso abbastanza semplice che si snoda dall'area di parcheggio di Colle Impiso fino alla vetta del Pollinello, una cima inferiore del monte Pollino. Il camminamento è tracciato dalla segnaletica sia verticale che orizzontale CAI (bande bianco-rosso sui fusti degli alberi e frecce rosse sulle rocce).

L'escursione ha una durata media di 6-7 ore andata e ritorno ed è lunga intorno ai 12 km. E' possibile effettuare questo percorso lungo tutto l'anno. L'attrezzatura è quella solita: abbigliamento leggero ma isolante d'estate e ciaspole con calzature adeguate d'inverno. I dislivelli variano da 1530 metri s.l.m. a Colle Impiso, per arrivare a 1900m sul Pollinello. Gli scorci offerti e la semplicità di percorrenza fanno sì che questo sia uno dei sentieri preferiti da molti escursionisti.

In primavera e in autunno i colori delle faggete la fanno da padrone, mentre gli splendidi esemplari di pino loricato che si possono ammirare in cima affascinano tutti; tra questi è annoverato anche l'albero più vecchio di tutto il parco "il Patriarca", che svetta tra i faggi come un gigante. Dal Pollinello poi nelle giornate più limpide si può osservare una splendida veduta della valle del Crati e di tutta la catena costiera. In inverno le abbondanti nevicate regalano scenari eccezionali.

Per gli appassionati di fotografia c'è la possibilità di immortalare gli splendidi tramonti e fare delle ottime macro. Se si è fortunati si possono incontrare anche volpi e vari esemplari di volatili.



Indicazioni stradali


Per raggiungere Colle Impiso si può uscire dalla A3 Salerno - Reggio Calabria a Campotenese(CS) e percorrere la strada comunale che vi porta sui piani. Allego la mappa realizzata su google map cosi da poter osservare per bene il tragitto. Clicca

 

 

 

Cascata Bruarfoss - Islanda

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Luoghi e Riferimenti
01 Giugno 2017
Visite: 7858

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Bruarfoss è una cascata minore, anche "piccola" se vogliamo (per quanto si può considerare piccola una qualsiasi cascata islandese), vicina alla zona dei geyser, quindi nella parte battuta dai turisti, ma sconosciuta ai più; eppure vi dico che vale la pena di tribolare un po' per trovarla. Lo spettacolo di colore e di salti che regala sono una gioia per gli occhi. Il letto è nero cobalto, in pura pietra lavica e sopra vi scorre un fiume turchese! Un contrasto unico, impreziosito da tanti piccoli sbalzi dove l'acqua si incanala per poi allargarsi. Un ponte di legno è l'unico segno dell'uomo, il resto è tutta natura.

Per arrivarci bisogna intrufolarsi su per una minuscola strada che è segnalata come privata e già lì stavamo per tornare indietro non volendo irritare nessuno dei civilissimi islandesi, ma poi sotto indicazioni di alcuni indigeni ci siamo decisi a tentare. La macchina ad un certo punto la si deve lasciare e procedere a piedi nella macchia per un chilometro circa. Unica guida il rombo dell'acqua sempre più vicino. Una volta sull'argine però ragazzi che spettacolo e poi eravamo soli, dopo giorni a dannarci per la continua presenza di turisti pedanti, ci sembrava incredibile poter avere uno spettacolo come quello tutto per noi!

L'ho già detto? Se si lo ripeto: in Islanda è indispensabile il cavalletto e spesso anche un passo felpato. Dal ponte in legno si gode di una vista eccezionale sul getto ma come abbiamo scoperto quasi subito, lo stesso vibra al passaggio o ai più semplici movimenti di chi ti sta vicino. Ho utilizzato il buon vecchio 17-40 con gioia anche sta volta, diaframmato e filtrato con l'ND 1000 per avere un'esposizione lunga il giusto (mediamente con f11 e iso 100 stavo sui 75 secondi) in accoppiata col 70-200 per tutti i particolari e i dettagli. Non smetterò mai di fare complimenti a quest'ultima ottica Canon che non teme confronti in quanto a resa e soprattutto a peso e ingombro, fattori fondamentali per un fotografo escursionista.

 

Indicazioni stradali


Per raggiungere Bruarfoss seguite la strada numero 37, che serve anche i geyser di Strokkur e qualche km dopo questi, in direzione Reykjavik, aiutandovi con questo punto che vi allego, troverete la stradina che porta ad un piccolo parcheggio tra le casette. Lasciata l'auto non sarà complicato orientarvi procedendo in direzione nord, il sentiero è abbastanza netto tra gli arbusti. Dovrete superare un primo corso d'acqua tramite un ponticello e continuare facendo caso al rumore della cascata che si avverte parecchio prima. Mappa di Bruarfoss.

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Percorso per Madonna del Pollino

Scarica il file e aprilo con Google Hearth, vedrai il tracciato, i dislivelli e l'orografia del territorio. se non hai Hearth scaricalo da questo link

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