Veduta tipica della Val d'Orcia ripresa nel comune di San Quirico.

 

Nell'autunno del 2017 ho avuto modo di passare, per via del mio lavoro, alcuni giorni in Toscana. In particolare dovendomi spostare tra il sud e la costa Nord-Ovest della regione ho deciso di abbandonare l'autostrada per tagliare nell'interno, scegliendo solo strade secondarie, lente e scomode sicuramente, ma che sapevo mi avrebbero fornito uno scorcio più vero sul territorio. La scelta, inutile dirlo, è stata quanto mai azzeccata!

Ho scelto la strada provinciale 146 che da Chiusi taglia tutta la Val d'Orcia, in direzione di San Quirico e da lì la regionale 2 che va diretta a Siena. Le vedute che queste due strade regalano sono mozzafiato. Ad ogni curva il tipico panorama toscano sorprende i viaggiatori con perle paesaggistiche. Vecchi casali circondati da cipressi, ville abbandonate, vigne tinte dai colori autunnali e colline coperte da borghi antichissimi.

Non esiste niente di meglio per un fotografo paesaggista. La luce poi è stata quanto mai propizia. Variazioni di pressione atmosferica mi hanno regalato cieli sempre diversi e mai anonimi: striature, cirri e nuvoloni grigi si sono susseguiti per giorni. All'alba la nebbia ha accarezzato dolcemente le colline più volte creando contrasti e forme sempre entusiasmanti.

 

La cappela di Vitaleta con sullo sfondo il borgo di Pienza.

 

Ho avuto modo di visitare tre spot molto amati dai fotografi, il primo lo potete ammirare nel primo scatto di questa pagina. Spot che mi è costato due ore di attesa nella fredda mattinata autunnale, attesa che però alla fine è stata ripagata da colori pazzeschi e... anche un controllo dei Carabinieri, visto che senza accorgermene sono entrato nella proprietà di un contadino insieme ad altri fotografi per cercare il punto migliore da cui scattare :-)

L'altro spot a cui tenevo molto si trova nelle vicinanze del belvedere di cui sopra ed è la chiesetta di Vitaleta. Una minuscola cappella dispersa nella campagne che secondo me è la summa di tutto il territorio che la circonda: dolci colline, boschi, cipressi e costruzioni rurali. La cappella è lontana dalla strada e l'ho dovuta raggiungere a piedi. La camminata, con tutta l'attrezzatura e il cavalletto, non mi è pesata nonostante sono tornato tre volte nello stesso giorno. Tante sono state le sensazioni che questo posto è riuscito a trasmettermi appena l'ho potuto osservare.

Ancora, nelle vicinanze si può ammirare uno dei casali più belli della Toscana, non per niente qui sono state ambientate delle scene del Gladiatore di Ridley Scott. Anche qui sono dovuto entrare senza bussare sperando che questo proprietario non fosse zelante come il primo.

Il viaggio è proseguito tra tanti borghi: Chiusi, Pienza, Montalcino, San Quirico e in fine Siena. Quest'ultima l'ho visitata altre due volte, ma è una delle mete la quale non si può prescindere in un viaggio in queste meravigliosa terra.

Piazza del Campo a Siena.

 

Qualcuno dice che per godere di qualcosa, per scoprire e capire, bisogna uscire dalla "comfort zone", il giardinetto comodo che ci costruiamo intorno. Io potevo prendere l'autostrada e non l'ho fatto e il risultato è sotto ai vostri occhi.

E' stato bellissimo, ho passato alcuni giorni da solo con me stesso, parlando pochissimo e rimanendo estasiato e rapito da quello che vedevo. Tre persone hanno visto alcune di queste foto in anteprima, tutte separatamente e tutte hanno detto la stessa cosa: mettono serenità. Era la serenità che provavo io!

 

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