Abbiamo iniziato presto con Gullfoss, una cascata dalle dimensioni impressionanti, dove l'acqua nebulizzata ci ha letteralmente impedito di fotografare. Ad aggravare la situazione poi c'era un allarme vento che si è dimostrato veritiero. Una delle mie reflex piazzata su cavalletto si è fatta una bel volo a causa delle raffiche, fortunatamente un turista giapponese l'ha salvata da una fine ingloriosa.
La cascata è larga e profonda e ha una portata d'acqua paurosa, vedere come questa massa cade nella gola mi ha lasciato un po' atterrito. Dopo Gullfoss è stato il momento dei gyser (pochi e strapieni di turisti) per concludere in bellezza con una cascata sconosciuta ai più: Bruarfoss. C'eravamo solo noi e un altro fotografo. Una pace incredibile. Qui la caratteristica è il colore turchese dell'acqua che scorre su un letto lavico, creando quindi una combinazione di colori davvero eccezionale.