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Il Plane Wreck è diventata negli ultimi anni una vera meta. Tutti e dico tutti, raggiungono questa tappa. Abbiamo dovuto lottare per realizzare qualche scatto decente senza la presenza di turisti, che ostinatamente si abbarbicano sui resti delle ali di questo DC-3, caduto sulla spiaggia nera nel 1973.

Il relitto per la posizione che occupa fornisce gli spunti più disparati e la cromia che regala grazie al contrasto col fondo nero è molto interessante. Originariamente era visitabile in auto (è a qualche chilometro dalla Ring Road), ma negli ultimi anni hanno chiuso la strada sterrata che vi portava e adesso bisogna farsi il tragitto a piedi, nulla di straordinario vista la mancanza di dislivello, in cambio camminando ci si può dedicare all'ambiente circostante, che solo ai più distratti può risultare piatto.

Il povero DC-3 è ormai completamente distrutto dalle intemperie, rimane la carcassa, niente ali e motori e sono ancora visibili i punti di impatto col terreno. Pare che nell'atterraggio di fortuna non morì nessuno, se è cosi complimenti al pilota per il coraggio. Il soggetto meritava davvero tanto, avremmo voluto passare più tempo in sua compagnia, magari passarci la notte, ma il meteo, tanto per cambiare era davvero inclemente e i turisti troppi!

Consigli fotografici: cavalletto, grandangoli e tele, io ho usato anche il fish-eye per gli interni. Molto graditi anche i filtri ND, io ho usato il "solito" ND1000.

 

Indicazioni stradali


Percorrendo la ring road in direzione est è visibile, sulla sinistra qualche chilometro dopo la cascata Skogafoss, un parcheggio gratuito. La sterrata è lunga e va fatta rigorosamente a piedi.

A questo link puoi trovare il punto del relitto.